Il Consiglio di sicurezza ha tenuto una riunione urgente a New York lunedì pomeriggio a seguito dell'attacco con un drone a Tel Aviv di venerdì 19 luglio, rivendicato dagli Houthi. L'attacco è stato seguito da un attacco a Hodeïda da parte dell'esercito israeliano in risposta. La Svizzera ha espresso profonda preoccupazione per i recenti sviluppi nella regione, sia in Yemen che in Medio Oriente. «Ogni attacco nella regione, compresi gli ultimi attacchi missilistici contro Eilat, ci avvicina a un'escalation regionale ancora più grave, un rischio che abbiamo la responsabilità di mitigare», ha dichiarato il rappresentante svizzero al Consiglio. Ha inoltre ricordato che tutti gli attori nella regione devono esercitare cautela e la massima moderazione e rispettare sempre il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite e il diritto umanitario internazionale.

La Svizzera afferma che solo soluzioni politiche possono portare pace e sicurezza all'intera regione. È urgente un cessate il fuoco a Gaza e la fine degli attacchi dei gruppi armati nella regione. Le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza devono essere attuate immediatamente. Lo stesso vale per lo Yemen. Le misure adottate dal Consiglio per promuovere una risoluzione del conflitto nello Yemen attraverso il dialogo, in particolare l'embargo sulle armi stabilito dalla risoluzione 2216, devono quindi essere rigorosamente rispettate.