Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha prolungato di tre anni il mandato dell’Ufficio delle Nazioni Unite per l’Africa occidentale e il Sahel (UNOWAS), che riguarda 16 Paesi della regione. Milioni di persone nell’Africa occidentale e nella zona del Sahel devono affrontare molteplici sfide complesse che minacciano la sicurezza della regione. In questo scenario, l’impegno dell’UNOWAS è pertanto fondamentale.

La Svizzera, corresponsabile di questo dossier (cosiddetto co-penholder) insieme al Ghana, contribuisce con il suo know-how ai dibattiti in seno al Consiglio di sicurezza. Da tempo si impegna per la pace e lo sviluppo nella zona del Sahel perseguendo gli stessi obiettivi dell’UNOWAS, tra cui figurano la protezione della popolazione civile, la promozione di una pace sostenibile e l’attenuazione delle conseguenze negative dei cambiamenti climatici sulla sicurezza della regione. 

La prevenzione dei conflitti e la promozione della stabilità nei Paesi colpiti richiedono un approccio globale. La Svizzera difende questa posizione sia come membro del Consiglio di sicurezza sia come attore sul campo. I pilastri fondamentali sono la sicurezza climatica e la prevenzione dell’estremismo violento.

La siccità e le inondazioni, intensificate dai cambiamenti climatici, minacciano le basi vitali di molte persone, che si vedono talvolta costrette a emigrare. Questa situazione può aumentare ulteriormente il potenziale di conflitti. La Svizzera si impegna anche in seno al Consiglio di sicurezza affinché la gestione di queste criticità sia integrata negli approcci volti a risolvere i problemi della regione. In loco, la Svizzera rafforza la resilienza delle popolazioni e si adopera per preservare le loro risorse naturali. Inoltre, lavora per aumentare la partecipazione delle donne ai processi decisionali politici.

La prevenzione dell’estremismo violento è importante per garantire a lungo termine la sicurezza delle popolazioni nell’Africa occidentale e nel Sahel. Nel 2016, insieme ad alcuni partner regionali e all’UNOWAS, la Svizzera ha lanciato l’iniziativa «Conversazioni regionali per la prevenzione dell’estremismo violento nel Sahel sahariano». A questi incontri partecipa regolarmente oltre un migliaio di persone. In primo piano vi sono i metodi di prevenzione, la messa in rete degli attori regionali e lo sviluppo di alternative positive all’estremismo violento nell’Africa occidentale e nella zona del Sahel. Il prossimo ciclo di colloqui si terrà alla fine di febbraio 2023 a Dakar. Maggiori informazioni nell’intervista a Carol Mottet della Divisione Pace e diritti umani.

La cooperazione tra la Svizzera e l'UNOWAS illustrata. (Video in francese, sottotitoli in inglese)