Come operatore umanitario, quali dati personali raccoglierebbe in una situazione di conflitto? Come li proteggerebbe?

Come civile, quali informazioni condividerebbe? A chi affiderebbe la sua identità digitale?
— 

Queste domande sono state poste dal Presidente svizzero Alain Berset all'inaugurazione di un'esperienza multimediale organizzata dalla Confederazione svizzera e dal Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), durante la presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza. Circa 75 ospiti hanno partecipato all’evento il 22 maggio 2023, tra cui S.E. il Presidente del Mozambico Nyusi e i rappresentanti permanenti di diverse missioni e entità delle Nazioni Unite. La Presidente del CICR Mirjana Spoljaric e l'ospite d'onore, la Vicesegretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, hanno tenuto osservazioni introduttive.

Nell'era digitale, le situazioni di conflitto mettono i civili e gli operatori umanitari di fronte a "dilemmi digitali" con conseguenze molto reali! L'intelligenza artificiale, la biometria e altre tecnologie digitali possono servire di aiuto ai civili nei conflitti. Tuttavia, possono anche essere la fonte di nuovi rischi, come la disinformazione e la sorveglianza illecita. Allo stesso modo, condividere dati personali può permettere ai civili di ritrovare i propri cari, di accedere all'assistenza sanitaria, al cibo o all'acqua, ma può anche renderli più vulnerabili in quanto può anche esporre informazioni sulla loro etnia, genere, posizione, salute o proprie convinzioni.

È quindi urgente di affrontare gli usi e potenziali abusi delle nuove tecnologie. Creare fiducia tra gli attori umanitari, i civili, le autorità e le parti in conflitto; rispettare il diritto umanitario internazionale o garantire parità tra uomini e donne nell’accesso agli aiuti umanitari e alle informazioni: queste sono alcune delle soluzioni e degli approcci messo in avanti dall’oratore e dalle oratrici all’inaugurazione.

Perché questi temi sono così importanti per la Svizzera? La protezione della popolazione civile nei conflitti armati è uno dei principali obiettivi di politica estera della Svizzera, insieme ad una delle priorità per il suo seggio nel Consiglio di sicurezza nel 2023-2024. La Svizzera ha infatti una lunga tradizione di assistenza umanitaria e si è sempre impegnata per un migliore rispetto e rafforzamento del diritto internazionale umanitario. In questo contesto, la Svizzera poteva difficilmente trovare un partner più adattato del CICR, di cui la sede si trova a Ginevra.

Presentata prima a Ginevra nel 2019, la Confederazione Svizzera e il CICR hanno poi portato l'esperienza multimediale "Digital Dilemmas" al palazzo di vetro di New York, riorientandola più strettamente sulla protezione dei civili. Infatti, questo è sempre uno dei temi principali a New York nel mese di maggio, durante il quale si tiene, tra l’altro, la presentazione del rapporto annuale del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla protezione dei civili nel Consiglio di sicurezza, insieme a diversi eventi con la società civile.

Situato all'ingresso dei delegati della sede delle Nazioni Unite dal 22 al 31 maggio 2023, un grande cubo con pareti LED permette ai visitatori di mettersi al posto dei civili o degli attori umanitari in situazioni di conflitto. Dopo essere entrati nel cubo, loro possono fare l’esperienza di una serie di scenari video e fare delle scelte sull'uso delle tecnologie digitali. Mettendo i visitatori di fronte a scelte difficili ma realistiche, la Svizzera e il CICR intendono aumentare la consapevolezza dei rischi digitali, incoraggiare il dialogo - anche con i delegati del CICR sul posto - e, infine, migliorare la protezione dei civili nell'era digitale. Dopo New York a maggio, il CICR porterà "Digital Dilemmas" in altri luoghi e metterà a disposizione un'esperienza online.