Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto oggi una riunione d'emergenza per affrontare l'escalation della situazione tra gli Houthi yemeniti e Israele. Gli attacchi inaccettabili con droni e razzi da parte degli Houthi contro Israele sono aumentati drasticamente negli ultimi giorni: tra l'altro, è stata distrutta una scuola a Ramat Gan e colpito un parco giochi a Jaffa, causando vittime. Israele ha anche effettuato attacchi aerei nello Yemen, compreso l'aeroporto civile di Sanaa. Questi attacchi hanno provocato morti e feriti. Tra i feriti, un dipendente delle Nazioni Unite. La delegazione del Direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, che presente all'aeroporto di Sanaa, è uscita illesa. La Svizzera condanna la spirale di violenza e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale e a dare prova di moderazione.

A New York la Svizzera ha sottolineato tre punti chiave:

  1. Il rispetto del diritto internazionale
    L'uso della forza deve essere strettamente limitato all'esercizio della legittima difesa. Durante la condotta delle ostilità, devono essere rispettati i principi di distinzione, proporzionalità e cautela, al fine di proteggere la popolazione civile e le infrastrutture civili. Ciò include la Risoluzione 2730 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sottolinea la protezione del personale umanitario e delle Nazioni Unite.
  2. L’embargo sulle armi
    L'embargo contro gli Houthi deve essere rigorosamente rispettato per limitare la diffusione di armi nella regione.
  3. Il ritorno al dialogo
    La diplomazia, la de-escalation e le soluzioni politiche sono l'unica via per la pace e la stabilità. Questo vale per l'intera regione: vanno smessi gli attacchi in Yemen, Israele e Siria. A Gaza è urgente un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi.

La Svizzera ha sottolineato che continuerà a sostenere il rispetto del diritto internazionale e la protezione della popolazione civile anche dopo la fine della sua partecipazione al Consiglio di sicurezza e ha invitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a fare lo stesso e a contribuire a soluzioni diplomatiche per la pace e la stabilità.