Su richiesta della Francia, martedì sera a New York è stata convocata una riunione d'emergenza sul Libano presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Negli ultimi giorni, intensi attacchi aerei israeliani sul territorio libanese hanno causato numerose vittime civili, tra cui una cinquantina di bambini. Nel contempo, il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hezbollah ha causato feriti, danni e paura costante tra la popolazione israeliana. Decine di migliaia di abitanti del Libano meridionale e della Bekaa sono in fuga e molti sfollati in Israele non sono ancora in grado di tornare a casa. In questo contesto allarmante, la Svizzera ha condannato gli attacchi che hanno causato vittime civili e ha sottolineato che il dialogo e la de-escalation sono gli unici strumenti per porre fine al conflitto. La Svizzera ha inoltre invitato Israele e Hezbollah a porre fine alle ostilità e tutte le parti a impegnarsi per l'attuazione della Risoluzione 1701.
Nella sua dichiarazione, l'ambasciatrice Baeriswyl ha anche chiesto il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario da parte di tutte le parti, in particolare dei principi di distinzione, proporzionalità e precauzione nella condotta delle ostilità. Prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere i civili e il personale umanitario e medico è un obbligo previsto dal diritto internazionale umanitario.
Un'ulteriore conflagrazione regionale, per la quale la popolazione civile pagherebbe il prezzo più alto, deve essere evitata ad ogni costo. La Svizzera sostiene quindi tutti gli sforzi volti a trovare una soluzione diplomatica.