Mediante l'adozione di questa risoluzione da parte degli Stati Uniti, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU chiede a Israele e Hamas di accettare il piano in tre fasi presentato dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e di attuarlo in modo integrale, immediato e incondizionato. La risoluzione definisce le fasi del piano come segue:

  • Fase 1: Un cessate il fuoco immediato, pieno e integrale con la liberazione degli ostaggi, compresi donne, anziani e feriti, la restituzione delle salme di ostaggi uccisi, lo scambio di prigionieri palestinesi, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate della Striscia di Gaza, il ritorno della popolazione civile palestinese alle proprie case e quartieri in tutte le aree della Striscia di Gaza, compreso il nord, e la distribuzione sicura ed efficace di aiuti umanitari su larga scala in tutta la Striscia di Gaza a tutta la popolazione civile palestinese in difficoltà, comprese le unità abitative fornite dalla comunità internazionale;
  • Fase 2: a seguito di un accordo tra le parti, cessazione permanente delle ostilità in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi rimasti nella Striscia di Gaza e del ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza;
  • Fase 3: avvio di un vasto programma pluriennale di ricostruzione della Striscia di Gaza e restituzione alle famiglie delle salme di tutti gli ostaggi ancora presenti nella Striscia di Gaza.
     

Su questa base, le parti in conflitto dovrebbero raggiungere una cessazione duratura delle ostilità con il sostegno degli Stati membri delle Nazioni Unite. La risoluzione adottata ribadisce l'impegno del Consiglio per la soluzione a due Stati, in cui Israele e Palestina convivono uno accanto all'altro all'interno di confini sicuri e riconosciuti. In questo contesto, la risoluzione sottolinea anche l'importanza dell'unificazione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania sotto l'amministrazione dell'Autorità palestinese.

La Svizzera ha sostenuto la risoluzione in seno al Consiglio di sicurezza. Dopo otto mesi di guerra dagli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre - che la Svizzera condanna con la massima fermezza - è urgente ristabilire un orizzonte politico in Medio Oriente. Nella sua dichiarazione dopo il voto, la Svizzera ha sottolineato che il piano presentato dagli Stati Uniti è attualmente l'opzione che offre le migliori possibilità di porre fine alla violenza in Medio Oriente. La Svizzera si augura quindi che Hamas e Israele raggiungano un accordo immediato e incondizionato e che attuino il piano. Ha inoltre sottolineato che le parti devono rispettare pienamente i loro obblighi di diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale e il diritto dei diritti umani, come richiesto dalle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite adottate dal 7 ottobre.