Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, presieduto dal Segretario di Stato americano Anthony Blinken, ha discusso della crescente importanza dell'intelligenza artificiale (IA) per la pace e la sicurezza. A New York, il vicesegretario di Stato del DFAE Thomas Gürber, che ha rappresentato la Svizzera al dibattito, ha sottolineato che il rapido progresso dell'IA deve avvenire nel quadro del diritto internazionale vigente, in particolare della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.

La Svizzera ha sottolineato tre punti nella sua dichiarazione:

1. Promuovere una discussione inclusiva sulla governance dell'IA

Il Consiglio di Sicurezza dovrebbe promuovere una discussione completa e inclusiva sulla regolamentazione e la governance dell'IA. I Paesi che sono leader nello sviluppo di sistemi di IA hanno una particolare responsabilità a questo proposito. Allo stesso tempo, le Nazioni Unite offrono una piattaforma importante per sviluppare approcci armonizzati a livello globale. Il coinvolgimento di tutte le parti interessate, sia governative che non governative, è di fondamentale importanza.

2. Il potenziale dell'IA per un'attuazione più efficace dei mandati del Consiglio di sicurezza

Come strumento, l'IA può facilitare l'attuazione dei mandati emessi dal Consiglio di sicurezza. La Svizzera ha dimostrato questo potenziale nel maggio 2024 durante una riunione in formato Arria del Consiglio. In collaborazione con la DiploFoundation di Ginevra, ha utilizzato uno strumento di analisi supportato dall'IA per valutare i dati di dieci riunioni del Consiglio, con particolare attenzione alla “Nuova agenda per la pace”. Tali strumenti possono contribuire a sostenere meglio le decisioni e a indirizzare meglio le misure operative.

3. Promuovere l'IA sicura e il suo uso responsabile

Il Consiglio di sicurezza deve riconoscere i rischi posti dall'IA e adottare misure preventive. È importante considerare l'impatto dell'IA sulla pace e sulla sicurezza in una fase iniziale. La Svizzera fa riferimento alla sua iniziativa dell'ottobre 2024, che ha portato a un briefing e a una dichiarazione presidenziale. In essa, il Consiglio di sicurezza ha ribadito la sua intenzione di valutare i progressi tecnologici in modo più sistematico, al fine di anticipare i potenziali impatti sulla sicurezza internazionale.

Thomas Gürber ha anche fatto riferimento alle conseguenze dell'IA nelle situazioni di crisi. Con iniziative come le mostre “Digital Dilemmas e “Deep Fakes”, realizzate in collaborazione con il CICR, la Svizzera ha sensibilizzato l'ONU su queste sfide a New York durante le due presidenze del Consiglio di sicurezza. La Svizzera sta inoltre collaborando con l'UNHCR per utilizzare l'intelligenza artificiale al fine di migliorare la protezione dei rifugiati e degli sfollati dai rischi digitali, in particolare dalla disinformazione e dall'incitamento all'odio.

Infine, la Svizzera ha invitato il Consiglio di sicurezza a includere sistematicamente nel suo lavoro le opportunità e i rischi associati all'ulteriore sviluppo dell'IA e a prendere misure politiche concrete.