Mentre la situazione umanitaria per la popolazione civile di Gaza si deteriora quotidianamente, la precaria situazione della sicurezza non consente al personale umanitario e a quello delle Nazioni Unite di svolgere il proprio lavoro. Per questo motivo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito oggi per una riunione d'emergenza, richiesta dalla Svizzera insieme al Regno Unito.
A fronte di un'imminente epidemia di polio nella Striscia di Gaza, circa 640.000 bambini sotto i dieci anni devono essere vaccinati. Per attuare questa campagna di immunizzazione, l'ONU e i suoi partner necessitano un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli in tutta la Striscia di Gaza, attualmente non garantito. Poiché le condizioni odierne, dovute alla mancanza di sicurezza, ai combattimenti in corso e agli ordini di evacuazione, rendono le operazioni delle Nazioni Unite estremamente difficili. “È imperativo che la campagna di vaccinazione si svolga in assoluta sicurezza per il personale umanitario e la popolazione civile”, ha sottolineato la Svizzera durante la riunione d'emergenza. La Svizzera sostiene la campagna di vaccinazione antipolio con un milione di franchi svizzeri, come annunciato dal consigliere federale Ignazio Cassis lunedì scorso a Ginevra.
A New York, la Svizzera ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza e del rilascio degli ostaggi. In questo contesto, ha anche ribadito il suo sostegno alla mediazione di Egitto, Qatar e Stati Uniti. Inoltre, ha ribadito il suo appello affinché il diritto umanitario internazionale e i diritti umani siano rispettati da tutte le parti in ogni circostanza. Questo vale anche per i gruppi armati come Hamas.
In seno al Consiglio di sicurezza, la Svizzera ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione in Cisgiordania. “Stiamo osservando un forte aumento delle operazioni israeliane”, ha dichiarato la Svizzera. In questo contesto, ha ricordato a Israele di adempiere ai suoi obblighi di diritto internazionale, poiché l'uso della forza deve soddisfare i criteri di necessità e proporzionalità. Inoltre deve essere garantito il diritto alla vita e alla sicurezza di ogni individuo.
In conclusione, la Svizzera ha sottolineato che il rispetto del diritto internazionale e l'attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sono anche un prerequisito indispensabile a favore di una de-escalation, nonché un primo passo verso una pace duratura basata su una soluzione negoziata a due Stati in cui Israele e Palestina convivano fianco a fianco in pace e sicurezza all'interno di confini sicuri e riconosciuti.