Haiti è attualmente immersa in una crisi multidimensionale e le condizioni di sicurezza nel Paese registrano un significativo deterioramento. Le bande criminali controllano ancora ampie zone della capitale Port-au-Prince e estendono la propria influenza in altre regioni. La violenza delle bande, gli sfollamenti interni, le violazioni dei diritti umani, i rapimenti e le violenze sessuali continuano a minare le prospettive di pace sull'isola. L'escalation di violenza ha un impatto drammatico sulla popolazione civile. 

È stato quindi istituito un Consiglio presidenziale di transizione per nominare un nuovo primo ministro ad interim e un Consiglio dei ministri. Facilitata dalla CARICOM, la Comunità dei Caraibi, la creazione di un Consiglio presidenziale di transizione ha lo scopo di incoraggiare un dialogo inclusivo e partecipativo all'interno di Haiti, unico modo per raggiungere una soluzione politica alla crisi. Il Consiglio di transizione avrà il difficile compito di promuovere elezioni libere, partecipate, eque e sicure.

Nel corso di un briefing tenutosi oggi presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Svizzera ha accolto con favore la recente formazione del Consiglio presidenziale di transizione e il ruolo di facilitazione svolto dalla CARICOM. «Data l'importanza della fase di transizione politica aperta da queste misure incoraggianti, è essenziale che siano attuate in modo rapido e inclusivo, senza creare un vacuum politico che potrebbe turbare ulteriormente la fragile situazione della sicurezza», ha dichiarato Adrian Hauri al Consiglio.

Rispondere alle speranze del popolo di Haiti

La Svizzera ha inoltre ribadito che gli aiuti umanitari devono essere aumentati in modo significativo per rispondere alle esigenze della popolazione di Haiti. Quasi la metà della popolazione soffre di insicurezza alimentare a causa della violenza delle bande, in particolare a causa delle restrizioni alla circolazione e delle difficoltà di approvvigionamento in tutto il Paese. Ha inoltre lodato il lavoro e gli sforzi del personale dell'Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti (BINUH).

La Svizzera ha infine invitato la comunità internazionale a utilizzare tutti i mezzi disponibili per sostenere la Polizia nazionale haitiana. In particolare, la Svizzera ha chiesto che la Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza (MMSS), autorizzata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 2 ottobre, venga dispiegata il prima possibile. « La situazione è a un punto di svolta e presto potrebbe essere troppo tardi per agire», ha dichiarato la Svizzera durante il suo intervento. «Il Consiglio di sicurezza e la comunità internazionale devono continuare a impegnarsi per rispondere alle speranze del popolo di Haiti».