Il Consiglio di sicurezza dell'ONU si è espresso oggi sulla risoluzione 2730, promossa dalla Svizzera e adottata il 24 maggio 2024. Questa risoluzione impegna gli Stati membri dell'ONU a rafforzare la protezione del personale umanitario e delle Nazioni Unite. Alla luce della crescente violenza contro coloro che portano aiuto a milioni di persone in tutto il mondo, la Svizzera ha sottolineato nel suo discorso l'importanza di un'attuazione coerente delle misure adottate in questa risoluzione per la protezione delle popolazioni civili.

Il briefing si è basato sulle raccomandazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite volte a prevenire meglio gli attacchi contro il personale umanitario e delle Nazioni Unite e a migliorarne la protezione. Il Consiglio di sicurezza ha incaricato il Segretario generale delle Nazioni Unite di sviluppare queste raccomandazioni nella risoluzione 2730. Le raccomandazioni offrono opzioni concrete di azione per migliorare l'attuazione della risoluzione e del diritto internazionale umanitario. A New York, la Svizzera ha sostenuto queste raccomandazioni e ha sottolineato il ruolo centrale del diritto internazionale, che deve garantire la protezione del personale umanitario e la responsabilità in caso di violazioni. In particolare, ha invitato gli Stati ad adattare le normative nazionali per facilitare il lavoro umanitario, ridurre gli ostacoli burocratici e introdurre eccezioni legali per le missioni umanitarie.

La Svizzera ha inoltre sottolineato la necessità di intraprendere azioni mirate contro la disinformazione, che mina la fiducia nelle organizzazioni umanitarie. È essenziale fornire informazioni obiettive sul lavoro essenziale del personale umanitario e garantire il sostegno alle persone in difficoltà.

La Svizzera ha invitato i membri del Consiglio di sicurezza a mettere da parte le loro differenze politiche e a porre la protezione delle vite umane al centro delle loro decisioni. La risoluzione 2730 è stata sostenuta da 98 Stati quando è stata adottata dal Consiglio di sicurezza lo scorso maggio. La Svizzera continuerà a impegnarsi per proteggere le vite di coloro che aiutano milioni di persone in difficoltà in tutto il mondo. In vista dell'incontro, più di 100 Stati e l'Unione europea hanno ribadito il loro sostegno alla risoluzione in un briefing stampa prima della riunione.